Quando si parla di incidente stradale, l’attenzione si concentra spesso sui conducenti coinvolti. Tuttavia, anche le persone trasportate hanno diritti ben precisi e il passeggero dell’auto può ottenere un risarcimento danni. Ma chi paga davvero in questi casi? Cosa succede se il passeggero non indossava la cintura di sicurezza? E qual è la responsabilità del conducente?
In questo articolo chiariamo ogni dubbio sul tema, alla luce del Codice della Strada e della normativa in materia di responsabilità civile e assicurativa.
Il passeggero è sempre un terzo danneggiato: chi paga i danni?
Il passeggero auto è la persona che siede di fianco o nei sedili posteriori rispetto al conducente e in quanto tale non è mai considerato corresponsabile in automatico dell’incidente, salvo che il suo comportamento abbia causato o aggravato la situazione.
In linea generale, il trasportato è sempre considerato parte terza rispetto ai conducenti, e questo significa che ha diritto al risarcimento dei danni materiali, fisici e morali subiti, indipendentemente da chi abbia causato l’incidente.
A rispondere è in prima battuta l’assicurazione del veicolo su cui il passeggero viaggiava, tramite la polizza RC Auto. Anche se il conducente è il responsabile del sinistro, l’assicurazione copre i danni del passeggero.
Solo in presenza di comportamenti eccezionali e imprevedibili del trasportato – come ad esempio l’aver compiuto un’azione pericolosa o il non essersi attenuto alle normali regole di prudenza – l’assicurazione potrebbe contestare il risarcimento.
Lesioni e responsabilità del passeggero auto
Il risarcimento danni al passeggero d’auto include tutte le lesioni fisiche, temporanee o permanenti, subite a seguito del sinistro. In questi casi, la compagnia assicurativa deve risarcire non solo il danno biologico, ma anche quello morale e da inabilità temporanea – oltre ai costi sostenuti per cure, trasporti e assistenza.
Il conducente del veicolo ha una responsabilità oggettiva nei confronti delle persone trasportate. Se ha causato l’incidente per negligenza o violazione del Codice della Strada, sarà civilmente responsabile dei danni, anche se – come accade quasi sempre – sarà la compagnia assicurativa a coprire l’onere economico.
Il ruolo delle cinture di sicurezza
Secondo l’articolo 172 del Codice della Strada, tutti i passeggeri di un veicolo sono obbligati a indossare le cinture di sicurezza, sia nei sedili anteriori che posteriori. Questa norma vale per adulti e minori, salvo eccezioni specifiche previste per motivi di salute o particolari categorie di veicoli.
Se il passeggero non indossava la cintura al momento dell’incidente, il suo diritto al risarcimento non viene automaticamente escluso, ma può essere ridotto. Si applica infatti il principio del concorso di colpa: se il mancato utilizzo della cintura ha inciso sull’entità delle lesioni, la compagnia assicurativa potrà diminuire proporzionalmente l’importo da corrispondere.
Va inoltre sottolineato che in Italia il conducente ha l’obbligo di verificare che tutti i passeggeri abbiano correttamente allacciato la cintura. In caso contrario, può essere multato e persino ritenuto corresponsabile delle lesioni subite da chi era a bordo.
Nel caso in cui una persona trasportata rifiuta di allacciarla, il conducente dovrebbe evitare di avviare la marcia: un’azione semplice che può prevenire gravi conseguenze giuridiche e umane.
Incidenti con esiti gravi o mortali: cosa succede al conducente
Quando l’incidente ha esiti gravi o addirittura mortali per il passeggero, le conseguenze non sono solo economiche.
Se emerge una responsabilità diretta del conducente – ad esempio per guida in stato di ebbrezza, alta velocità o mancato rispetto delle norme – può scattare anche un procedimento penale per lesioni personali gravi o omicidio stradale, secondo quanto previsto dal Codice Penale.
Oltre alla responsabilità civile risarcitoria in capo all’assicurazione, si apre infatti un secondo fronte: quello della giustizia penale, con tutto ciò che ne consegue in termini di sanzioni, revoca della patente e procedimenti giudiziari.
In caso di decesso del passeggero, i familiari stretti (coniuge o convivente, figli, genitori e fratelli o sorelle, nonni e nipoti) hanno diritto a un risarcimento per danno da perdita parentale, che comprende il danno morale, il trauma psicologico e il danno economico se la vittima contribuiva al sostentamento del nucleo familiare.
Anche parenti non stretti o persone legate affettivamente alla vittima possono – in alcuni casi – ottenere un risarcimento, purché dimostrino l’esistenza di un rapporto stabile e significativo.
Come ottenere il risarcimento danni per il passeggero auto: il ruolo dell’agenzia di infortunistica
Quando si subisce un danno come passeggero auto in un incidente stradale, è fondamentale agire con tempestività e precisione. Spesso le compagnie assicurative tendono a minimizzare l’entità dei danni o a contestare le responsabilità. È quindi consigliabile rivolgersi fin da subito a un’agenzia specializzata in infortunistica stradale, come Forum&Partners, per non lasciare nulla al caso.
Un’agenzia esperta può:
- Raccogliere e gestire correttamente la documentazione sanitaria e legale
- Interfacciarsi con l’assicurazione per conto del cliente
- Far valere i diritti del passeggero, anche in presenza di contesti complessi (mancata cintura, sinistri con più veicoli, lesioni gravi, danni psicologici)
Spesso, senza un’assistenza qualificata, si rischia di ottenere risarcimenti inferiori al dovuto o di non riuscire a dimostrare correttamente l’entità dei danni subiti.
Se sei stato coinvolto in un incidente come passeggero hai diritto a essere tutelato, ma spesso ottenere giustizia richiede competenza, attenzione ai dettagli e una guida esperta.
Forum&Partners Infortunistica, con sede a Bologna e operativa su tutto il territorio nazionale, è al tuo fianco per aiutarti a ottenere il giusto risarcimento danni per passeggero auto. Offriamo consulenze gratuite e ti seguiamo passo dopo passo, dalla gestione della pratica fino alla chiusura del sinistro.
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