Negli ultimi anni la figura del rider è diventata sempre più diffusa nelle nostre città. Se in passato li vedevamo quasi esclusivamente nei grandi centri urbani come Milano, Roma, Napoli o Bologna, oggi sono presenti anche nelle città di medie e piccole dimensioni.
Questi lavoratori, spesso giovani, garantiscono consegne rapide soprattutto di cibo – ma anche pacchi e prodotti – rispondendo a una domanda crescente di servizi “on demand”. Ma chi è davvero il rider, quali sono le caratteristiche del suo lavoro e soprattutto come può tutelarsi in caso di incidente stradale o infortunio sul lavoro?
Chi è il rider e come si svolge il suo lavoro
Il termine rider indica il lavoratore che effettua consegne a domicilio, utilizzando principalmente biciclette, scooter, moto o monopattini elettrici, per conto di piattaforme digitali come Glovo, Deliveroo o Uber Eats. Questa figura è diventata centrale con la crescita dell’economia digitale e con l’abitudine, sempre più diffusa, di ricevere cibo e prodotti direttamente a casa.
Il lavoro si svolge attraverso un’app che assegna gli ordini e stabilisce i tempi di consegna, generando un sistema altamente competitivo e scandito da ritmi serrati. La peculiarità di questa professione è l’uso intensivo della strada e la necessità di spostarsi rapidamente tra un punto e l’altro della città.
Inoltre c’è il tema delle tutele lavorative: molti rider operano come autonomi o con contratti atipici, senza garanzie stabili di reddito o coperture assicurative adeguate, fattore che rende la categoria particolarmente vulnerabile in caso di incidente o infortunio.
I rischi del lavoro del rider
Svolgere l’attività di rider significa trascorrere gran parte della giornata in strada, con un’esposizione continua a situazioni di pericolo. Non si tratta soltanto della possibilità di essere coinvolti in un incidente con automobili o altri mezzi: anche le condizioni del manto stradale, l’illuminazione insufficiente in alcune zone urbane e l’obbligo di rispettare tempi di consegna serrati aumentano notevolmente i rischi.
A tutto questo si aggiunge la frequente circolazione in orari serali o notturni, momenti in cui la visibilità è ridotta e il traffico può risultare meno prevedibile.
Molti rider utilizzano mezzi leggeri che, pur garantendo agilità, offrono una protezione minima in caso di urto o caduta. Le conseguenze di un infortunio non riguardano solo l’aspetto fisico: per un lavoratore che spesso non gode di un reddito fisso, anche un incidente di lieve entità può avere ripercussioni economiche rilevanti e compromettere la continuità del lavoro.
Come tutelarsi in caso di incidente o infortunio
Quando un rider subisce un incidente stradale o un infortunio durante il lavoro, la prontezza con cui agisce può fare la differenza.
La prima azione da compiere è documentare con precisione l’accaduto: fotografie del luogo, dei mezzi coinvolti e dei danni riportati, insieme ai dati di eventuali testimoni, rappresentano prove fondamentali per ricostruire la dinamica.
È altrettanto importante rivolgersi immediatamente a una struttura sanitaria, anche quando le lesioni sembrano lievi, perché la certificazione medica costituisce un documento essenziale per qualsiasi richiesta di risarcimento.
Successivamente, è opportuno verificare le coperture assicurative previste dalla piattaforma con cui si collabora, senza dare però per scontato che siano sufficienti. In molti casi, queste polizze risultano limitate o non coprono adeguatamente le conseguenze a lungo termine di un infortunio.
Per questo motivo, affidarsi a un consulente esperto in infortunistica diventa cruciale: solo una figura specializzata può valutare correttamente i danni, avviare le pratiche necessarie e garantire che il lavoratore ottenga quanto gli spetta.
Un approfondimento utile sul tema delle tutele è disponibile anche nella Circolare n. 40 del 4 luglio 2025, che fornisce ulteriori chiarimenti sui profili assicurativi INAIL per quanto riguarda i ciclo-fattorini delle piattaforme digitali.
L’aiuto di un consulente infortunistico
In situazioni delicate come un sinistro stradale o danni fisici, affidarsi a professionisti esperti è la scelta più sicura. Forum & Partners, specializzata in infortunistica stradale a Bologna, affianca chi lavora nelle consegne e ha subito un’incidente, offrendo consulenze personalizzate e assistenza completa.
La figura del rider è oggi parte integrante della quotidianità urbana, ma porta con sé numerosi rischi. Per questo motivo, non è mai consigliabile affrontare da soli iter complessi e pratiche burocratiche.
Sei un rider e hai subito un incidente o un infortunio? Contattaci subito per una consulenza gratuita: il nostro team sarà al tuo fianco per aiutarti a ottenere il risarcimento che ti spetta.