
Incidente in bicicletta: come funziona il risarcimento
Probabilmente l’Italia non ha ancora raggiunto i livelli della Danimarca o dei Paesi Bassi dove la cultura della bicicletta, non solo è fortemente radicata, ma è incentivata dagli stessi governi. Tuttavia anche da noi, negli ultimi anni, la mobilità a pedali ha vissuto un notevole aumento.
Stando a quanto riportato nel documento “promuovere l’uso della bicicletta” realizzato dal Parlamento Europeo con l’intento di fotografare la situazione attuale relativa all’uso delle biciclette nei maggiori centri urbani, nella classifica mondiale dei paesi bike friendly, l’Italia occupa una posizione centrale – seconda all’Olanda o alla Germania, ma sopra paesi come USA, la Gran Bretagna e l’Australia.
Le ragioni che spingono gli italiani a muoversi su due ruote sono varie e quasi sempre condivisibili. C’è chi sceglie di muoversi in bici per tenersi in forma, evitando così di spendere tempo e denaro in una palestra; c’è chi invece lo fa, soprattutto nelle grandi città, perché stremato dalla ricerca di un parcheggio in centro (come dargli torto?); per altri invece si tratta soprattutto di una scelta etica e ambientale.
Ovviamente, con l’aumento del numero dei ciclisti, aumenta anche la possibilità che si verifichi un incidente in bicicletta e per questo motivo è sempre utile conoscere come funziona il codice della strada e come bisogna agire per ottenere un giusto risarcimento per l’incidente subito.
Incidenti in bici: alcuni dati
L’Istituto Nazionale di Statistica, meglio noto come Istat, ha stimato che nel 2015 in Italia si sono verificati 174.539 incidenti stradali che hanno causato lesioni a persone. Le vittime sono state 3.428 mentre i feriti 246.920. Ovviamente questo è un dato complessivo e riguarda tutte le tipologie di sinistro stradale.
Se invece si va ad analizzare nello specifico il numero di incidenti in cui sono state coinvolte le biciclette, i dati ci dicono che nel 2015 i ciclisti feriti sono stati almeno 16.425. Questo significa che, nel 2015, ogni giorno 45 persone hanno subito un incidente andando in bicicletta.
Purtroppo il numero delle vittime è invece di 252 all’anno per una media di 5 morti alla settimana.
Ma quali sono gli incidenti più frequenti nella vita quotidiana di un ciclista?
Alcuni fra gli incidenti più frequenti
Per quanto non ci siano dati statistici precisi a riguardo, ogni amante dei pedali sa che alcuni incidenti sono più frequenti di altri. Ecco alcuni fra gli incidenti più abituali e come comportarsi per far valere i propri diritti:
Bicicletta vs autovettura
Qualora si dovesse verificare un sinistro stradale in cui sono coinvolte una bicicletta e un’automobile, il ciclista dovrà chiedere i dati del conducente e rivolgersi quanto prima all’Infortunistica in modo da avviare la pratica per ottenere il risarcimento. E’ sempre buona norma, in questo caso come in tutti gli altri, farsi sottoscrivere il modulo CAI o chiamare le forze dell’ordine.
Nel caso in cui la dinamica dell’incidente non fosse chiara o non fosse riconosciuta da entrambe le parti, scatta automaticamente la presunzione di pari colpa. In questo modo la responsabilità dell’incidente, e di conseguenza le spese, viene divisa al fifty-fifty fra le parti.
Bicicletta vs bicicletta
Se l’incidente vede coinvolte due biciclette, si applica la stessa procedure vista nel caso precedente. E’ ovvio che, a meno che non ci si scontri con un ciclista professionista o “molto premuroso”, sarà piuttosto difficile trovare una bicicletta assicurata e di conseguenza bisognerà spronare personalmente il responsabile del sinistro affinché paghi i danni di tasca propria. Nel caso in cui questo non dovesse accadere, onde evitare degenerazioni di ogni sorta, sarà sempre meglio richiedere l’aiuto delle forze dell’ordine.
Infortunio in itinere: con la bici a lavoro
L’infortunio in itinere, come abbiamo già affrontato in un articolo precedente è quello che avviene durante il tragitto casa-lavoro o viceversa. Nel caso in cui questo incidente avvenga in sella a una bicicletta, il lavoratore sarà rimborsato dell’Inail secondo le stesse modalità con cui viene rimborsato il conducente di un’automobile. Anzi, la procedura è ancora più semplice: infatti, se con l’automobile bisogna dimostrare la necessità del mezzo privato per lo spostamento da e per l’ufficio, con la bici questa dimostrazione non è richiesta. Di conseguenza, si può dire che l’Inail risarcisce sempre l’infortunio in itinere quando avviene in bicicletta a patto che, come si è già detto più volte, il ciclista abbia rispettato il codice della strada e venga riconosciuto come non responsabile.
Qualunque sia la tipologia dell’incidente, l’Infortunistica Forum&Partners è sempre al fianco dei ciclisti e li segue passo passo durante l’iter procedurale, anticipando le eventuali spese mediche e di riparazione del mezzo. Perché un ciclista lo sa: sarà pur bella la salita, ma in certi momenti “la strada in discesa” lo è molto di più.
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